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68^ Accolta dei Quindici

Rassegna di Arte Contemporanea Fano PU Palazzo Corbelli - ottobre 2015 

John Betti

IL GIOCO DELLA VERA FORTUNA

La Fortuna, L'Amore e la Città di Fano

John Betti-Il Gioco della Vera Fortuna-Olio su Tavola cm150x100- 2015

­­LA VERA FORTUNA ­di John Betti

Progetto per gioco tematico da tavolo per bambini dai 3 ai 90 anni.

Tema: la Fortuna, L’Amore e la Città di Fano. Uno spunto nostrano per un tema universale.Il modello base è l’antico Gioco dell’Oca, modificato e arricchito.

L’intento è quello di creare un’opera che coinvolga direttamente il pubblico. Le persone hanno la possibilità di intervenire giocando con l’opera stessa, che è un grande tavolo da gioco costituito da un ciclo di 48 tavole dipinte a olio (formato minimo base di 30x30 cm), corrispondenti alle 48 caselle del gioco, messe una accanto all’altra in sequenza.

Qui si presenta un “bozzetto” in un’unica tavola di 100x150 cm. dipinta a olio.

Tutte le caselle del percorso sono collegate tra loro dal tema della Fortuna e dell’Amore e hanno come sfondo la città di Fano. Le caselle speciali che fanno raddoppiare il percorso fatto (come nell’Oca) rappresentano gli aspetti “materiali” della Fortuna (ricchezza, bellezza fisica, pesca abbondante, etc. ) che sono importanti e necessari ma Il traguardo finale è la “vera” Fortuna, che corrisponde all’Amore. Cioè attraverso l’incontro-scontro dell’IO con il TU noi aspiriamo all’Amicizia, alla Fratellanza, alla Comunione con gli altri, e infine (se siamo davvero fortunati) troviamo il nostro completamento nell’unione con la nostra Anima Gemella.   

La città di Fano è la cornice ideale di questa rappresentazione: basti pensare al nome originario “Fanum Fortunae” , al motto “Ex Concordia Felicitas” e allo stemma (che di fatto è un cuore) costituito da un campo bianco e da un campo rosso che si compenetrano (e riescono a convivere).

Per  questa ragione il tavolo da gioco è suddiviso in 2 percorsi di 24 caselle ciascuno indipendenti tra loro, ma che comunicano soltanto attraverso le rispettive caselle  (n.24) riunite in un’unica casella comune senza numero che rappresenta l’Uomo e la Donna, Uno di fronte all’altra. Al centro del pannello c’è la dea Fortuna simbolo della città.

Le caselle sono come tanti frammenti (o tasselli) che vanno a costituire le due metà di un grande Cuore. I due percorsi rappresentano, in modo molto elastico, le caratteristiche maschili e quelle femminili, che su vari aspetti si compenetrano. La divisione non è rigida.  

REGOLAMENTO:

Tra i vari giochi possibili ne indichiamo uno per non più di 6 giocatori. Ognuno ha un segnalino.

I giocatori scelgono il percorso con cui partire. Se ad esempio scelgono il Percorso “maschile”

(a sinistra) pongono i segnalini sulla casella senza numero con l’Uomo, poi a turno lanciano due dadi e iniziano a procedere.  Al completamento del primo giro, il chi oltrepassa il traguardo, torna indietro di tanti punti quanti ne eccede (oppure ricomincia il daccapo il giro); se invece arriva proprio lì, può passare nella casella accanto (la Donna) e proseguire la marcia nel percorso “femminile” (a destra). Vince il giocatore che completa per primo entrambi i percorsi. Cioè

vince chi per primo esce dal proprio io e va verso il tu.

Lungo l’intero percorso ci sono caselle speciali: Chi va nelle Caselle del Fattore C. (le 6, le 12 e le 18) raddoppia il numero che aveva fatto. Chi va nelle Caselle 11 (la Sentenza e la Visita Medica) torna dov’era, e chi va nella casella della Sfortuna (la 19-Tegola) sta fermo due giri.

Chi va alla 15-Gelosia e alle 20-Malalingua, se vuole proseguire deve sottostare a una penitenza decisa dagli altri giocatori, altrimenti resta fermo un giro.

Chi va alla alla 13 prende un pugno e si ferma un giro; se va alla 14 dà un pugno e può subito rilanciare. Chi va alla 16 (la Cacciata) torna al punto di partenza. Chi va a San Paterniano (7) per miracolo va al 22 e può subito lanciare un solo dado. Se fa 2 vince la partita.

 

Fano, 29 settembre 2015

©John Betti